di Sara Volino Coppola, Senior Advisor yourCPO

 

 

Oggigiorno la catena dei fornitori aiuta le aziende non solo nell’efficienza della catena produttiva e di distribuzione, ma rappresenta una leva alla base del buon funzionamento di un’azienda. Le forniture di beni e servizi garantiscono dalla disponibilità di materiale d’uso comune (quali cancelleria, pulizia, vigilanza, ecc) al corretto funzionamento di sistemi complessi quali, ad esempio, il mondo dell’ICT.

Oggi siamo tutti focalizzati sul momento contingente, su come resistere alla pressione e alla ridotta attività cui siamo costretti, ma è anche il momento giusto per iniziare a prepararci per la ripresa.

Alla riapertura delle attività dovremo far fronte ad una prevedibile riduzione di ricavi e alla contemporanea riduzione di capacità di risposta da parte dei nostri fornitori abituali.

Il procurement svolge un ruolo chiave in questa fase perché è nella robustezza dei contratti, delle condizioni di pagamento e dei livelli di controllo di servizio normati all’interno dei contratti stessi che spesso si racchiudono fattori chiave dell’andamento aziendale e leve importanti di gestione dei costi.

In questo ambito, come ripreso anche da Alberto Logeri nell’articolo della scorsa settimana, possiamo sin da ora disegnare e poi avviare una nuova e pro-attiva strategia dei contratti e del parco fornitori, volta sia a ridurre i costi complessivi che a ridurre i rischi di indisponibilità di forniture.

Valutate le priorità delle diverse categorie di forniture di servizi, oltre che di beni, in base all’impatto che una loro riduzione di efficienza porterebbe all’azienda, si possono individuare le azioni da porre in essere nel breve periodo e iniziare a lavorare in questa direzione:

  • A fronte di un riesame dei tempi di risposta e di alcuni Service Level Agreement (SLA) contrattualizzati, almeno nel breve-medio termine si può ottenere una riduzione dei costi dei servizi allentando alcune rigidità negli SLA: spesso gli SLA contrattuali sono tarati su livelli ottimali, ma non sono tutti irriducibili e indispensabili in tempi di crisi.
  • Se il flusso di cassa aziendale lo consente, esaminando la propria base fornitori si può capire in quali casi sia vantaggiosa, nel breve periodo, una riduzione dei tempi pagamento delle forniture, aiutando così anche la ripresa del nostro fornitore (magari chiedendo in cambio una riduzione dei costi di fornitura); in questo periodo, se la capacità aziendale lo consente, si può negoziare anche un frazionamento dei canoni, in modo da poter effettuare pagamenti meno diradati.
  • Qualora invece il flusso di cassa aziendale sia critico, è fondamentale la capacità di individuare i fornitori più solidi finanziariamente con i quali negoziare la rimodulazione dei tempi di pagamento contrattualizzati.
  • Per ridurre i rischi di indisponibilità delle forniture, in aggiunta alla capacità di ampliare rapidamente il proprio parco fornitori iniziando a valutare l’avvio di procedure negoziate, è fondamentale la capacità di contrattualizzare le necessarie garanzie su quantità, tempi di fornitura e continuità dei servizi erogati, mettendo in sicurezza la propria Supply Chain.