di Vittorio Zito, Partner yourCPO

 

Le Aziende di successo hanno una Supply Chain composta da Aziende di successo.

Le Aziende competitive hanno una Supply Chain composta da Aziende competitive.

Queste due affermazioni oggi sono relativamente banali… ma fino a qualche anno fa non era così scontato che la forza di un’Azienda dipendesse fortemente dalla propria filiera.

In passato le Aziende tendevano a sviluppare i propri fattori competitivi preferendo un approccio “endogeno”: ad esempio tendevano a sviluppare internamente le competenze necessarie per i il proprio business.

Nel tempo si sono sempre più affermati modelli di business in cui le Aziende sviluppano i fattori competitivi privilegiando un approccio “esogeno”: si pensi ad esempio al proliferare di progetti di tipo Open Innovation, quando fino a pochi anni fa era opinione diffusa che fosse necessario mantenere chiusi all’interno dell’Azienda i processi di innovazione per evitare il rischio che le proprie idee fossero copiate dalla concorrenza.

Ora però, nel momento in cui ho affidato le chiavi del successo della mia Azienda all’esterno, cioè alla mia filiera, emergono diversi problemi: come faccio a essere certo che le aziende della mia filiera sia in grado di garantire in maniera continuativa i livelli di performance attesi? Come faccio a governare la mia filiera con la stessa efficacia con cui governo le Business Unit interne all’Azienda?

E’ quindi necessario “curare” la propria filiera in maniera professionale e governarla con metodologie manageriali strutturate; non è un caso che in questi ultimi anni la figura del Supply Chain Manager sia diventata sempre più centrale.

Ma proprio lo sviluppo da parte dell’Azienda capofila di metodologie strutturate di governo della filiera ha messo in evidenza, paradossalmente, che queste metodologie non sono risolutive per raggiungere il risultato di governare e migliorare la filiera: banalmente ci si è resi conto che è necessario un intervento diretto nelle singole Aziende della filiera incrementando le loro competenze tecniche e manageriali.

Le Aziende nella filiera hanno spesso dimensioni molto più piccole rispetto all’Azienda capofila e quindi hanno una minore livello di managerializzazione e minore capacità di sviluppare al loro interno tutte le competenze tecniche necessarie per fornire il proprio contributo in maniera efficace.

Nasce quindi nelle Grandi Aziende la necessità di implementare programmi che consentano di rafforzare le PMI nella propria filiera.

Un esempio è il Supplier Development Program recentemente lanciato da ENEL: tramite questo programma vengono messi a disposizione da parte di partner qualificati una serie di servizi che consentiranno di rafforzare le Aziende fornitrici nelle aree nelle quali tipicamente possono presentarsi criticità:

  • Supporto finanziario
  • Formazione tecnica, inclusi processi di certificazione
  • Fornitura servizi di Interim Management

E’ particolarmente interessante l’area dell’Interim Management: per tanti anni si è potuto fare poco per accelerare la managerializzazione delle imprese di dimensioni medio-piccole e la tematica della scarso livello di competenze manageriali era percepita come “problema irrisolvibile” in quanto strutturalmente legato alle dimensioni di queste aziende; ultimamente si stanno sviluppando modelli alternativi di ingaggio di competenze manageriali (Temporary Manager e, soprattutto, Fractional Executive) che consentono anche alle PMI di ingaggiare Manager professionisti di alto profilo allocando una frazione del loro tempo (e quindi una frazione del loro costo totale).

Non è quindi un caso che ENEL abbia inserito YOURgroup, leader italiano nel Fractional Executive, tra i partner del Supplier Development Program…. e noi di YOURgroup siamo onorati di questa scelta e siamo pronti a supportare le PMI presenti nelle filiere delle Grandi Aziende Italiane fornendo in modalità Fractional competenze manageriali di alto livello.